La città farà pagare 5 centesimi a sacchetto per evitare di continuare a spendere un milione di dollari per mandare le buste di plastica in discarica e per risolvere i problemi legati all’intasamento dei sistemi di riciclo
NEW YORK dichiara guerra ai sacchetti di plastica che svolazzano tra i grattacieli e, più in generale, agli shopper usa e getta. In settimana la città voterà una norma che impone una tassa di 5 centesimi sulle buste sia di plastica che di carta. Chi vorrà risparmiare un quarto di dollaro per una spesa media dovrà portarsi le tradizionali sporte.

La notizia è stata data con rilievo dal New York Times che ha sostenuto l’iniziativa notando che New York deve affrontare una spesa di un milione di dollari per mandare le buste di plastica in discarica e per combattere l’intasamento dei sistemi di riciclo. La misura è stata un compromesso tra chi voleva lasciare le cose come stanno e chi chiedeva un bando secco.
“E’ un passo avanti importante la decisione di New York di tassare gli shopper esentando i prodotti compostabili che potranno dare un importante contributo allo sforzo della città per lo sviluppo della raccolta differenziata della frazione organica”, ha commentato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche. “Speriamo che l’Italia non vanifichi la sua leadership a causa del mancato rispetto della legge: a un anno e mezzo dall’entrata in vigore delle sanzioni, più di metà dei sacchetti che usiamo sono ancora illegali”.

In effetti l’Italia in questo campo ha fatto da apripista dimostrando che una soluzione è possibile. In tre anni con la legge che impone l’uso dei sacchetti di plastica compostabile, che possono essere gettati nell’umido assieme ai rifiuti organici, è stato dimezzato l’uso degli shopper.