Stop all’erogazione «per alte temperature e grandi consumi». Il sindaco: non avvertito
L’ultima goccia d’acqua è venuta giù dal rubinetto esattamente a mezzogiorno di domenica 19 luglio, poi più nulla per ventiquattr’ore. La «Gori» — la società che gestisce il servizio — ha infatti deciso di sospendere l’erogazione del servizio idrico in diverse zone del Comune di
Anacapri, lasciando a secco centinaia di turisti, vacanzieri, residenti. Il motivo? È affidato alla voce registrata che risponde al numero verde della società: «In base alle alte temperature e ai grandi consumi si potranno registrare mancanze d’acqua su tutto il territorio comunale». E dire che la stessa «Gori» — sul suo sito — magnifica la «nuova condotta» realizzata dalla società, che «consentirà di mettere in sicurezza l´alimentazione idrica di Anacapri e produrrà evidenti effetti positivi sul sistema di approvvigionamento idrico». La realtà, evidentemente, è ben diversa. La mancanza d’acqua — nonostante le proteste di albergatori, turisti e residenti — si protrae ormai da un giorno intero. Sempre la stessa voce registrata comunica che «la normale erogazione idrica riprenderà nel corso della mattina di lunedì 20 luglio». Forse non sanno, alla Gori, che la mattina termina alle 12.

Il sindaco: «Non sono stato avvertito»

«Non ero stato avvertito, oggi farò un avviso pubblico». Francesco Cerrotta, sindaco di Anacapri, spiega però che quell’«avviso» è delicato: «Va concepito bene, bisogna evitare di mandare nel panico la popolazione. La conseguenza sarebbe una corsa ad accumulare acqua in secchi, vasche, cisterne, il che ne impedirebbe l’arrivo ai piani alti». Non è escluso, infatti, che le interruzioni si possano ripetere: «La Gori procede per zone. È un caldo eccezionale, ed eccezionali sono in consumi. Lo stop all’erogazione dipende anche dal fatto che non arriva l’acqua che ci aspettavamo arrivasse: hanno ridotto la portata da 150 a 120 litri al secondo perché i Comuni della Costiera sorrentina sono a secco». La soluzione? «Evitare di sprecare un bene prezioso come l’acqua. E dunque utilizzare lo scarico solo quando necessario, chiudere l’acqua mentre si lavano i denti. E, soprattutto, evitare di innaffiare pummarole e giardini se non si hanno cisterne proprie. Chi vive su un’isola, sa che si fa così».